domenica 5 agosto 2012

Banane verdi fritte e bastoncini di sesamo....sognando l'Africa





Odio quando i miei programmi vanno in frantumi.
Lo odio davvero.
Eppure è inevitabile, che qualche nuvoletta di Fantozzi si poserà prima o poi su di te.
Ancor di più odio quando i programmi che vanno in frantumi sono proprio quelli a cui tengo di più.
Ma , come si dice...c'est la vie.
Bè uno dei miei "programmi" passati (e futuri) inizia con A e finisce con a.
Africa.
Mamma Africa la chiamo io.
La culla dell'umanità.
Il mio sogno.
Svanito nel nulla per via di quella strega malefica chiamata Università.
Andiamo con ordine: avete capito ormai tutti che sono un'aspirante medico nel pieno degli scleri universitari. Studiare su tomi enciclopedici in cui si descrivono solo sintomi, segni e malattie fa correre il grosso rischio di dimenticarci che davanti a noi ci sono uomini e donne, bambini e anziani, insomma... persone.
Persone! Non malattie.
Piena di questa convinzione due anni fa avevo prefissato uno stage medico di un mese in Ghana con una buonissima organizzazione di volontariato (di cui vi lascio il sito, e vi consiglio veramente di farci un giro, anche solo per sognare un po' con la testa e con il cuore: http://www.projects-abroad.it/), convinta che questo genere di esperienze possano arricchire non sono una giovane e spaurita studentessa di medicina in formazione, ma possano aiutare ognuno di noi.
Ma la nuvoletta di Fantozzi provate a indovinare quel periodo chi aveva puntato? 
E allora quella sacrilega e stupida Università ci si è messa con tutte le sue brutte intenzioni nel cambiare tutti gli appelli d'esame possibili e farmi saltare il sogno.
Il sogno è continuato l'anno scorso, continua quest'anno e continuerà finchè non diventerà realtà (d'altronde lo dice anche Cenerentola che "Tu sogna e spera fermamente. Dimentica il presente. E il sogno realtà diverrà").
E fin quando non vedrò davanti ai miei occhi Cape Coast con i suoi fortini da cui partivano le navi di una delle peggiori crudeltà che l'uomo ha partorito (la tratta degli schiavi), Accra con i suoi mercati e mercatini, Kumasi e la sua architettura Ashanti, le riserve naturali con ponti sospesi nella foresta ed elefanti e alligatori...bè potrò continuare almeno a figurarmi lì, mentre sento l'umidità africana che permea le ossa e mi emoziono con gli stupendi sorrisi bianchi, che tanto risaltano sulla pelle nera.
E spero che le nuvolette di Fantozzi si dissipino quanto prima! :)

Per mantenerci nell'atmosfera, stasera vi propongo qualcosa di davvero insolito e ovviamente di...Africano, o meglio Ghanese (anche se le barrette di sesamo sono molto comuni anche in Mali).
Sono due piatti che lì vengono usati come piatti unici e che girando un po' su internet (nel periodo in cui ero convinta di partire, sigh) ho trovato e prontamente provato...con ottimi risultati, soprattutto se amate i sapori nuovi e particolari. E vi assicuro che mordendone un pezzettino sarà come catturare un piccolo, piccolissimo pezzetto di Africa. :)
Ve li lascio gustare e....io continuo a sognare, vi consiglio di fare lo stesso.
I sogni ci riempiono la vita nel frattempo che divetino realtà :)

Banane verdi fritte e Meni meniyong

Per le banane fritte:
2 platanos (o banane verdi)
olio di semi di arachidi per friggere
sale
Per i Meni meniyong:
100 gr di semi di sesamo
150 gr di zucchero
30 gr di olio di semi di arachidi

Tagliate le banane verdi a listarelle (modello patatine fritte).
Riempire una padella alta o la friggitrice con l'olio d'arachidi e fate scaldare.
Immergete le banane 2-3 minuti, finchè non saranno gonfie e dorate.
Scolatele e acsiugatele su carta assorbente. Salatele e servitele.

Tostate i semi di sesamo su una padella calda, fin quando inizieranno a "saltare".
In una casseruola scaldate l'olio di semi e  aggiungete lo zucchero mescolando il meno possibile fin quando non comincia a caramellare.
Versate ora i semi di sesamo tostati nel caramello e mescolate rapidamente.
Spegnete il fuoco e disponete il composto su un piano freddo di marmo o su carta forno livellandolo e creando un quadrato.
Una volta raffreddato tagliate il composto a listarelle o bastoncini.


P.S. I platanos si trovano spesso nei supermercati forniti, accanto al mango, avocado e altri frutti esotici. Sono banane più grandi, più acerbe e con una buccia spessa e dura. Ottimi da cucinare e....da friggere:)


Bon appetit


E grazie a Monique, che mi ha dato spunto per raccontarvi questa piccola parte di me, e il sogno africano che mi accompagna :)
Partecipo quindi al suo contest che scade proprio oggi:


23 commenti:

  1. Cara Margò: che meraviglia! Fotografie, sapori, colori.. complimenti veri! E.. sai, anche io ho sempre desiderato di andare in Africa. Pensa, una ragazza che studiava con me ha lasciato tutto, per seguire il suo fidanzato in Rwanda ed operare lì con un gruppo di salesiani. Dovevo andare anche io, per una prima esperienza 'sul campo'... Ma anche su di me, purtroppo, si è abbattuta la gravosa nuvola fantozziana: non ce l'ho fatta più che altro per problemi di salute e avrei voluto tanto, tanto. Ma.. mai dire mai. Nemmeno io demordo! Cenerentola ha sempre ragione! E se inseguirai il tuo sogno prima o poi ce la farai a realizzarlo: il tuo intento è nobile e generoso. Ti faccio i miei più cari auguri, stella. Un bacione grande, studia con tutti i tuoi desideri nel cuore.

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    1. Ely, le tue parole sono sempre familiari e sagge! E vedi?! Abbiamo anche in comune la nuvola fantozziana che a volte ci rincorre! Ma, come dici tu, mai dire mai. E prima o poi ce la faremo!!! Grazie grazie grazie e un bacio.

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  2. L'africa non si può descriverla o commentarla, la si può solo vivere. Non faccio fatica ad immaginare che veniamo proprio da lì e molti sentono il bisogno di RI-tornarci!
    complimenti per il blog!

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    1. Hai ragione Barbara! Non ho ancora messo piede lì ma sono pienamente consapevole che sia proprio come dici tu!! Grazie mille della visita!!!
      Un abbraccio

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  3. Menomale che al mondo ci sono persone come te, con i tuoi sogni e le tue aspirazioni! Non ti invidio (non posso neanche guardare una siringa) ma ti ammiro moltissimo.
    Che ricetta sfiziosa!!

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    1. Cara Giulia grazie, grazie mille..ma ognuno a modo suo è speciale e da ammirare, sono consapevole di non dare un aiuto vitale se andassi lì, con la mia pochissima esperienza.
      Ma partiamo dal basso per salire piano piano!!:D
      Un abbraccio

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  4. Io sono una di quelle ingenue convinte che desiderando davvero tanto qualcosa si riesca ad ottenerla. Bastano volontà e buone intenzioni e l'occasione arriva per tutti! Buonissime le banane verdi fritte, me le fece assaggiare qualche anno fa un'amica peruviana! Ciao Margò

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    1. Cara Norma, in generale anche io sono abbastanza determinata nel raggiungere gli scopi. E spero tanto che anche questa volta sia così e prima di terminare l'università di poter coronare questo piccolo desiderio! Un bacione

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  5. Ciao cara Margò ... che bellissimo post e che bella ricettina!
    Che buono il platano fritto ... e molto buone devono esseri i tuoi bastoncini dolci al sesamo!
    Hai fatto benissimo a raccontarci questo pezzetto di te e di questo paese che in un modo o nell'altro ti è entrato nel cuore.
    Il volontariato deve essere un'esperienza che ti arricchisce in tutti i sensi ..
    Io sono stata un paio di volte in Africa cercando nel possibile di addentrarmi un pò nella loro vita quotidiana (anche se in zone turistiche) ... non ho fatto delle belle scoperte ... dall'estrema povertà ai ragazzi che utilizzano i quattro soldi che guadagnano per comprarsi la droga (e sono mezzi fatti da mattina a sera) ... per chi ha poco futuro davanti è l'unica soluzione per tirare avanti ... e vedere queste realtà fa veramente male ...
    Grazie ancora cara
    Monique

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    1. Cara Monique, grazie mille.. E la parentesi che hai sottolineato tu è drammatica, ma non fa altro che confermare il fatto che nella mia testa c'è la volontà vera di dare un piccolo, minuscolo, impercepibile contributo al disastro umanitario che si vive lì ogni giorno...
      Ti ringrazio ancora per gli spunti che hai dato a tutte noi, un abbraccio!

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  6. Wow, che sfiziose! Devono essere deliziose, salvo subito la ricetta! Brava Margò, complimenti e in bocca al lupo per il contest! Bacioni! :)

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    1. Ciao Vale! Grazie grazie mille e crepi il lupo, anche se già solo raccontare e postare queste ricettine mi ha fatto divertite tanto!:D

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  7. Ciao sono Maria, scopro questa sera il tuo simpatico blog, che belle ricettine!!!

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    1. Ciao Maria!!! Grazie grazie mille, dei complimenti e di essere passata! Un abbraccio

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  8. Accidenti, mi dispiace! Immagino come ci si possa sentire, spesso anche a me è capitato di fare progetti e poi doverli rinviare! Fai bene però a non mollare perchè vedrai prima o poi riuscirai a partire! Complimenti per la ricetta, molto particolare! Un abbraccio

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    1. Sìsì, non demordo assolutamente!!!! E grazie mille!:D Un abbraccio

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  9. Mamma che bel blog, complimenti!! Mi sono unita ai tuoi lettori fissi, così da non perdermi le tue prossime realizzazioni!
    Lieta di sapere che il sogno non è del tutto infranto, ma solo temperaneamente... bloccato per cause di forza maggiore! Avevo letto che i platani si friggono, ma vederli realizzati è tutt'altra cosa: ora potrò comprarli sapendo cosa farci al ritorno a casa!

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    1. Grazie Barbara, sei gentilissima!!! E sì, diciamo che assomigliano un po' a patatine fritte...ma hanno tutto un altro sapore!:D Un abbraccio

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  10. Questa ricetta è fantastica! Un post decisamente intrigante :-)

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  11. Che meraviglia! Questa ricetta e' da provare!
    Me la segno!
    Baci
    Cristina

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    1. Ciao Cristina!!! Che gentile, quando la proverai fammi sapere!!! Un abbraccio

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  12. Che bello il tuo blog, e che bello il tuo sogno!! Ti auguro di riuscire a realizzarlo al più presto e che ne seguano altri, altrettanto belli, da realizzare! Un abbraccio!

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    1. Ciao Roberta, grazie mille per la visita e per l'augurio, l'apprezzo tantissimo!!!! Grazie grazie mille! Un bacione

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